Test e laboratori

Entra nel mondo dell'innovazione. Scopri i nostri laboratori all'avanguardia e la ricerca continua che c'è dietro a ogni dettaglio estetico e di performance dei nostri prodotti.

La ricerca è il motore dell’innovazione

In AEC Illuminazione investiamo costantemente in nuovi laboratori per essere creatori e precursori del cambiamento.

Laboratori fotometrici

All’interno dell’Headquarters di AEC Illuminazione sono presenti due laboratori fotometrici, fondamentali per la ricerca e sviluppo di nuove soluzioni ottiche. Permettono infatti di valutare accuratamente nuovi componenti e materiali, oltre che verificare periodicamente le prestazioni dei prodotti.

Compatibilità elettromagnetica

Le misure di compatibilità elettromagnetica permettono di verificare che i prodotti e la componentistica elettronica rispettino i limiti imposti dalle norme per essere conformi alla direttiva EMC, necessaria per la marcatura CE dei prodotti.

Sicurezza e performance

In una specifica area dei laboratori di AEC i prodotti vengo sottoposti a rigidi test di prestazione per offrire livelli adeguati agli ambienti di installazione. Inoltre, vengono eseguiti test di sicurezza necessari per il rispetto della direttiva LVD e per l’ottenimento della marcatura ENEC.

Laboratori accreditati ACCREDIA

I nuovi laboratori AEC approvati dal Ministero dello Sviluppo Economico

I Laboratori AEC sono accreditati Accredia con il n° 1931 L. L’elenco aggiornato delle prove accreditate è consultabile direttamente sul sito www.accredia.it. L’accreditamento del Laboratorio comporta la verifica della competenza tecnica relativamente alle prove accreditate e del suo Sistema di Gestione, in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Con l’accreditamento, Accredia assicura la competenza tecnica del personale, l’adeguatezza delle attrezzature e delle apparecchiature e l’idoneità della struttura.

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Sfera di Ulbricht

Consente di misurare con estrema accuratezza la temperatura di colore e il flusso luminoso degli apparecchi. Lo strumento è costituito da una sfera con superficie interna diffondente, al centro della quale viene sospeso l’apparecchio sottoposto a misura.

Sfera di Ulbricht

Consente di misurare con estrema accuratezza la temperatura di colore e il flusso luminoso degli apparecchi. Lo strumento è costituito da una sfera con superficie interna diffondente, al centro della quale viene sospeso l’apparecchio sottoposto a misura.

Cos’è e come funziona la sfera di Ulbricht?

Anche chiamata “Integrating Sphere”

La sfera di Ulbricht è uno strumento per la misura del flusso luminoso, indice di resa cromatica (CRI) e temperatura di colore (CCT) degli apparecchi da illuminazione. Una sfera cava con superficie interna altamente diffondente che consente la riflessione totale della luce. Le misure vengono effettuate attraverso uno spettroradiometro, fissato dietro ad una piccolissima fessura presente sulla superficie della sfera.

Due sfere presenti nei laboratori AEC

Misurazione di apparecchi e moduli LED

La dimensione della sfera determina la grandezza e flusso massimo dell’apparecchio sottoposto a test. In AEC Illuminazione sono presenti due differenti sfere di Ulbricht di 1,5 e 2 metri di diametro, per poter testare direttamente all’interno dei laboratori AEC sia i singoli moduli LED che gli apparecchi completi, anche quando si tratta di corpi illuminanti di grandi dimensioni.

Camera climatica di simulazione ambientale

Misurazioni a temperatura controllata

La sfera di Ulbricht più grande presente in AEC Illuminazione è anche collegata ad una camera climatica, permettendo di effettuare accurate misurazioni del flusso luminoso degli apparecchi a temperatura controllata: nello specifico una temperatura compresa tra 15° e 80° C, per testare i prodotti nelle reali condizioni di installazione.

Camera Anecoica

Gli apparecchi da illuminazione necessitano di un continuo e accurato controllo di tutte le loro componentistiche elettroniche e, in particolare, di ciò che riguarda i disturbi elettromagnetici. Per questo AEC Illuminazione ha installato una camera anecoica, nello specifico una full anechoic chamber, per eseguire direttamente al proprio interno tutti i test necessari previsti dalle normative internazionali della compatibilità elettromagnetica.

Test a norma:

A cosa serve una camera anecoica?

Test di compatibilità elettromagnetica

Qualsiasi dispositivo elettrico prima di essere immesso sul mercato deve essere testato per verificare che non possa provocare danni alla salute dell’utilizzatore e che non causi o subisca interferenze da altri apparecchi nelle vicinanze. I test di compatibilità elettromagnetica (anche detti test EMC) si eseguono in camera anecoica con lo scopo di garantire che gli apparecchi continuino a funzionare correttamente senza disturbi tra loro e senza essere influenzati da frequenze esterne. La camera anecoica, data l’assenza di riflessioni delle sue pareti completamente schermate, serve a simulare, in un ambiente chiuso, condizioni di spazio aperto di dimensione infinita

“La camera anecoica serve a ricreare, in un ambiente chiuso, condizioni simulate di spazio aperto di dimensione infinita, data l’assenza di riflessioni delle sue pareti completamente schermate”.

EMC Chamber

Test di verifica per la compatibilità elettromagnetica

EMC Chamber

Test di verifica per la compatibilità elettromagnetica

Test a norma:

Loop antenna

Emissioni bassa frequenza

La Large Loop Antenna (LLA) è lo strumento che permette la misura del campo elettromagnetico irradiato da un apparecchio nel range delle basse frequenze. Il campo si concatena con l’antenna e un misuratore di spettro ne analizza il contenuto. Serve ad eseguire il test di emissione radiata compresa tra 9kHz-30MHz.

Emissione condotta

Emissioni attraverso cavi

Il test di emissione condotta 30MHz-300MHz permette di valutare il livello di emissioni di campo elettromagnetico, del tipo VHF, che si propagano attraverso cavi verso altri dispositivi connessi al medesimo impianto elettrico.

Emissione radiata

Emissioni alta frequenza

A differenza del precedente, questo test di emissione radiata tra 30MHz-300MHz, permette di valutare il livello di emissioni di campo elettromagnetico del tipo VHF, che si propagano nello spazio verso altri dispositivi che coesistono nella stessa area.

Test di emissioni e immunità

Emissione condotta

Emissione radiata

Loop antenna

Goniofotometro

Il laboratorio fotometrico all’interno dell’Innovation Technological Center vanta la presenza di due goniofotometri che consentono di misurare il flusso emesso dall’apparecchio e di rilevarne la distribuzione fotometrica di emissione. I goniofotometri sono installati all’interno di due camere oscure ricoperte da materiali che limitano la luce parassita entro i limiti consentiti. La camera oscura è provvista di climatizzatore tale da mantenere entro i limiti normativi la temperatura, l’umidità e la velocità dell’aria ambiente, fattori fondamentali per la misurazione dei LED.

Misurazione dell’intensità luminosa

Il goniofotometro a specchio è uno strumento usato per la misurazione delle intensità luminose nelle diverse direzioni. L’apparecchio da illuminazione viene montato su un braccio mobile, sostenuto da una base meccanica che supporta, oltre allo specchio, un motore che permette la rotazione di entrambi.

Misurazione dell’intensità luminosa

Il goniofotometro a specchio è uno strumento usato per la misurazione delle intensità luminose nelle diverse direzioni. L’apparecchio da illuminazione viene montato su un braccio mobile, sostenuto da una base meccanica che supporta, oltre allo specchio, un motore che permette la rotazione di entrambi.

“I nostri goniofotometri ci consentono di misurare qualsiasi tipo di sorgente luminosa o apparecchio da illuminazione. Strumenti all’avanguardia che pochi possono vantare e che ci consentono di raggiungere standard di qualità elevatissimi”.

“Sviluppando e testando internamente i sistemi ottici dei nostri apparecchi LED, forniamo direttamente ai nostri clienti tutte le informazioni fotometriche e colorimetriche che occorrono per caratterizzare qualitativamente un corpo illuminante”.

Rilievo fotometrico

Il goniofotometro a specchio permette la misurazione delle intensità luminose emesse da un apparecchio o da una sorgente luminosa nelle diverse direzioni dello spazio e di ricavarne di conseguenza il solido fotometrico, unitamente alle principali grandezze, quali flusso luminoso e potenza assorbita.

Misura colorimetrica

Grazie alla presenza di uno spettroradiometro, è possibile testare l’uniformità spaziale delle grandezze colorimetriche delle sorgenti luminose, oltre a ricavarne i valori di temperatura di colore, indice di resa cromatica e coordinate cromatiche.

Flicker

Il modulo flicker dedicato è utilizzato per valutare il fenomeno dello sfarfallio di una sorgente luminosa. Testare questo parametro è particolarmente importante nei prodotti destinati all’illuminazione di impianti sportivi: in questi contesti l’illuminazione deve infatti soddisfare particolari esigenze delle riprese televisive.

Due camere termiche di 50 mq

All’interno delle due camere termiche, con temperatura controllata a 35 °C e 50 °C, possono essere installati 200 corpi illuminanti o moduli LED.

Due camere termiche di 50 mq

All’interno delle due camere termiche, con temperatura controllata a 35 °C e 50 °C, possono essere installati 200 corpi illuminanti o moduli LED.

Prodotti testati a temperature estreme

Le funzionalità di un apparecchio devono essere garantite in ogni condizione ambientale richiesta. In particolare gli apparecchi AEC Illuminazione vengono testati per poter funzionare in un range di temperature da -40 °C a +50 °C. L’apparecchio viene acceso e portato a regime termico alla temperatura ambiente prevista. Gli strumenti utilizzati nei nostri laboratori sono il forno a temperatura controllata, la camera climatica, datalogger di temperature e il multimetro digitale.

Stima della vita dell’intero corpo illuminante

La stima e la verifica della vita di un apparecchio LED coincidono con i concetti di affidabilità e qualità del prodotto stesso. All’interno delle due camere climatiche presenti in AEC è possibile installare fino a 200 corpi illuminanti per effettuare test prolungati nel tempo a temperatura e umidità controllate. Lo scopo di questi test è stimare l’effettiva vita, non solo dei componenti del prodotto, ma dell’intero corpo illuminante.

Migliori prestazioni illuminotecniche

Nelle due camere termiche presenti all’interno dei laboratori di AEC, possiamo eseguire gli specifici test “Accelereted life” e “ON-OFF cycle” secondo quanto definito dalla norma EN 62717 “LED modules for general lighting – Performance requirements” che sono necessari per l’ottenimento della certificazione ENEC+ dei prodotti.

Altri test di resistenza

AEC Illuminazione offre un’ampia gamma di test e verifiche sui propri apparecchi di illuminazione e LED, in conformità alle normative nazionali e internazionali. Gli importanti investimenti in strumentazione e laboratori, nonché gli accreditamenti per le norme del settore lighting, permettono di eseguire test e rilasciare le certificazioni per tutti i nostri prodotti.

Laboratori test DEKRA e UL - ITC Innovation Technological Center - AEC Illuminazione
Test IP ingresso polvere e liquidi presso i laboratori di AEC Illuminazione

Test IP

Protezione all’ingresso di corpi estranei

Nei nostri laboratori eseguiamo test di resistenza alla penetrazione di corpi solidi e liquidi. La prima cifra nel grado IP dei prodotti indica il livello di protezione che l’involucro fornisce contro l’accesso di parti pericolose e l’ingresso di oggetti solidi estranei, la seconda cifra indica invece il livello di protezione che l’involucro fornisce contro l’accesso di liquidi.

Test IK resistenza meccanica presso i laboratori di AEC Illuminazione

Test IK

Definisce la resistenza meccanica

Con uno speciale martello di prova e determinati pesi, i tecnici verificano la resistenza meccanica di vetri, calotte e altre parti destinate alla protezione dell’apparecchio da illuminazione. L’energia d’urto utilizzata come riferimento per il test va da 0.15 J per IK01 fino a 20 J per il grado IK10. Un elevato grado IK garantisce una maggiore resistenza anche in caso di atti vandalici.

Test corrosione alla nebbia salina presso i laboratori di AEC Illuminazione

Test corrosione

Prove di resistenza in nebbia salina

Le prove di resistenza in nebbia salina sono un importante test che si esegue sottoponendo un prodotto ad un ambiente corrosivo. Questo test verifica la resistenza della verniciatura e gli accoppiamenti galvanici dei materiali al trascorrere del tempo ed in generale agli agenti atmosferici. Queste prove simulano in modo accelerato l’esposizione che si avrebbe in svariati anni. La resistenza alla corrosione costituisce un’importante caratteristica di qualità dei nostri prodotti.

Vibration Test Chamber

Nei nostri laboratori è presente anche la stanza delle vibrazioni dove una pedana vibrante, collegata a un accelerometro, ci consente di testare la resistenza meccanica dei nostri prodotti.

Test di immunità ai disturbi elettromagnetici

Le norme internazionali impongono di verificare l’immunità degli apparecchi da illuminazione agli impulsi ad alta tensione. Nei laboratori AEC abbiamo integrato tutta la strumentazione necessaria per testare direttamente i prodotti al nostro interno e per eseguire tutte le prove di immunità previste.

ESD

Immunità alle scariche elettrostatiche

Durante l’installazione o il normale funzionamento in campo, gli apparecchi da illuminazione possono essere soggetti a scariche elettrostatiche, di varie intensità, dovute a fenomeni atmosferici e/o umani. La prova ESD ha come scopo l’analisi della resistenza dell’apparecchio a tale fenomeno. La scarica elettrostatica avviene quando, tra due corpi, vicini o a contatto, ha luogo un trasferimento di cariche. A prima vista, può sembrare un evento poco importante, in realtà, non deve essere sottovalutato in quanto, anche se di brevissima durata, può raggiungere elevati valori di corrente.

Surge

Immunità agli impulsi ad alta tensione

Fenomeni atmosferici e disturbi di rete possono provocare delle sovratensioni anche di valore elevato e danneggiare pesantemente un apparecchio di illuminazione. Il test serve a verificare l’immunità agli impulsi ad alta tensione e come in ogni prova di immunità, lo scopo è quello di verificare il comportamento dell’apparecchio sottoposto ad un disturbo ben preciso, in questo caso, una tensione impulsiva ad alto contenuto energetico generato da effetti di commutazione e di fulminazione.

Transitori veloci e burst

Test treni di impulsi

Durante il loro normale funzionamento gli apparecchi di illuminazione sono soggetti a tutti quei possibili disturbi dovuti alla rete di alimentazione. Attraverso le prove di transitori veloci, buchi ed interruzioni di tensione siamo in grado di verificare la sensibilità degli apparecchi di illuminazione a tali disturbi, così da accertarci che questi non siano fonte di possibili malfunzionamenti o disservizi. Il test ai transitori veloci consiste in una prova con treni di impulsi accoppiati alle porte di alimentazione, di segnale, di controllo dei prodotti per verificarne la resistenza e la loro immunità.

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